La nostra colonna vertebrale ha le forme adatte per permetterci di camminare, correre, saltare e arrampicarci, per poterci procurare il cibo durante il giorno; i nostri polmoni ci fanno respirare ossigeno ed eliminare anidride carbonica; abbiamo un orologio biologico interno che regola in modo naturale i ritmi circadiani di sonno e veglia; i nostri piedi hanno una struttura ammortizzante e resistente ideale per muoverci a piedi nudi; il nostro sistema digerente ha un’ anatomia che ci consente di digerire appieno acqua, frutta, verdura, e carne, ciò che la natura ci offre spontaneamente; il nostro sistema nervoso è una macchina perfetta in grado di gestire il nostro sistema fisiologico e gli stimoli esterni per permetterci di sopravvivere.
Inevitabilmente, la società moderna ha completamente stravolto questo equilibrio naturale e ci ha portato lentamente nella direzione opposta: stiamo principalmente seduti durante la giornata (al lavoro, in macchina, a casa); i nostri polmoni sono costretti a respirare fumo e agenti inquinanti prodotti dall’ uomo; prolunghiamo le ore di veglia a discapito del riposo che spesso non è neanche ristoratore; indossiamo costantemente calzature per tutte le nostre attività; ricerchiamo prodotti sempre più gustosi ed elaborati non conformi alla nostra fisiologia e anatomia digerente e a bere bevande più appaganti; il nostro sistema nervoso si ritrova a gestire un’infinità di stimoli fittizi che derivano da cellulare, traffico, computer, lavoro e a dover dissipare carichi stressogeni emotivi.
Tutto ciò, in modo intuitivo, rende chiaro il processo per cui ci ritroviamo oggi a dover gestire, quasi fosse una moda, molti mali e sintomi comuni. Da questa condizione moderna che oggi consideriamo naturale, anche se è ben lontana da esserlo, il nostro organismo mette in atto delle reazioni per permettergli di sopravvivere e di salvaguardarsi, e solo per ultimo si accende un sintomo.
L’obiettivo principale deve, quindi, essere quello di comprendere i segnali che l’organismo esplica e, a ritroso, ricercare la causa prima del sintomo, andandola a spegnere in modo definitivo. Infine, valutare gli aspetti che nella quotidianità tendono a perturbare il corpo e a riportarlo in disequilibrio, come le cattive posture nell’ ambiente di lavoro o la mal gestione degli elementi stressogeni e irritativi, in modo da mantenere lo stato di silenzio sintomatologico, e quindi mantenere il recuperato stato di salute.